Meditazione: come mi ha cambiato la vita

Questa vuole essere una testimonianza personale di come ho vissuto la meditazione, una pratica che esiste da millenni e i cui benefici sono stati dimostrati scientificamente, per cui, non mi dilungherò sui benefici corporei che la pratica comporta o su specifiche tecniche, ma cercherò piuttosto di calarvi nelle motivazioni che mi hanno spinto a iniziare questo percorso di ricerca interiore.

Ho iniziato a meditare durante la primavera del 2020: erano anni che sentivo parlare di mindfulness (tradotto dall’inglese, consapevolezza), ma non avevo mai trovato nè il tempo nè il modo di praticare.

Nel dicembre 2019 facevo fatica ad accettare una routine fatta di impegni e ricerca di un lavoro senza soluzione di continuità: non fraintendetemi, non che non avesse senso per me il quotidiano, ma lo stress e la mancanza di un lavoro avevano contribuito ad alimentare una frustrazione interiore che non faceva altro che auto-alimentarsi. Un bel giorno quel lavoro arriva, e con esso la speranza di uscire dall’eterna empasse in cui ero capitata: purtroppo, a febbraio 2020 scoppia la pandemia Covid-19 che costringe a casa milioni di persone. La mia frustrazione ritorna, ma questa volta con una grande differenza: era condivisa da milioni di persone in tutto il mondo. Tutti dovevamo sottostare a regole igienico-sanitarie e al lockdown per preservare la nostra salute.

La meditazione come strumento di indagine interiore

E che cos’è la salute? È solo fisica o è anche mentale? E perché ci ostiniamo a voler scindere un concetto che comprende entrambe? Mentre pensavo a come avrei potuto reagire stando in quella situazione, ho capito che dovevo cambiare io e i miei pensieri. La qualità della vita dipende da molti fattori e la salute fisica è strettamente correlata alla salute mentale.

Ad aprile 2020 approdo su una piattaforma di meditazione gratuita.

Erano i miei primi passi ma sapevo che avrei continuato, giorno dopo giorno, su quel lungo percorso dove sono entrata in contatto con parti di me che neanche pensavo di avere. La pratica, che vista da fuori potrebbe sembrare di una semplicità disarmante, all’atto pratico è talmente efficace che fa riaffiorare blocchi, sia emotivi che fisici, a cui tutt’ora sto lavorando: col tempo ho imparato a conoscermi meglio, a comprendere la risposta emotiva e l’esigenza che la genera.

La meditazione come strumento di indagine interiore è dunque una pratica che vi consiglio, è adatta a tutti, e cosa molto importante, vi permetterà di diventare i migliori amici di voi stessi!

Provare per credere.